Stereoteller - Palestine

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Mesi fa ho avuto il piacere di suonare le chitarre per Stereoteller, che è una bella persona, oltre ad essere uno che scrive delle ottime canzoni.
A questo brano hanno collaborato due altre belle persone: FILOQ , ottimo produttore, e Alessandro Denabian, ottimo musicista.
Poi è successa una cosa che mi ha bloccato, per un dolore inaspettato. Questo brano si chiama “Palestine”.
Avrebbe dovuto avere un'altra storia, questo brano. Uscire in un altro momento.
Invece è stato scaraventato allo sbaraglio, in ragione e in balia degli eventi degli ultimi mesi.
Ed è una cosa che mi ha lasciato ferito e ammutolito.
Perché avrei voluto parlarvi di questa bella esperienza umana e musicale, e di queste chitarre di cui sono particolarmente fiero, e avrei lasciato all'autore l'onore e l'onere di parlare del testo.
E invece ora tutto ha un sapore diverso.
Brutto averlo scritto sperandoci ed essere stati colpiti in faccia dalla realtà ancora prima di farlo uscire.
Brutto sarebbe stato non farlo uscire per gettare un abbraccio e un grido virtuale.
Brutto mi sembra anche averlo fatto uscire, perché mi sento colpevole e complice, e perché qualcuno dirà che si è cavalcata l'onda, mentre butterei tutte le mie chitarre nel fuoco avessi anche solo un minimo sospetto che TheStereoteller potesse aver anche solo pensato una cosa del genere. Non è il tipo.
Doveva essere una festa, proporvi questa collaborazione di cui sono fiero.
Invece mi porta malessere, una sensazione di dolore e nausea che mi ha reso difficile condividerlo prima.
Posso solo dire che il brano mi piace molto.
Le persone con cui l'ho fatto anche.
E che l'argomento mi sta a cuore.